Il PIL di Adamo ed Eva

Da cup.

Testo dedicato ai marxisti che vogliono salvare il mondo con il lavoro degli altri .

Esperimento mentale

Adamo ed eva giravano nudi per il giardino di eden e ogni cosa volessero per vivere dio la dava senza chiedere nulla in cambio, il giardino forniva cibo e bevande per ogni necessita'.

Il giardino di eden era anche riscaldato, infatti, dopo la cacciata: (Genesi 3 , 21 ) "Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e li vestì."


Pertanto dal punto di vista macroeconomico siamo di fronte ad una offerta infinita cui si contrappone una domanda finita in quanto erano in due: piu' di tanto mica potevano fare.

I prezzi percio' erano a zero .

Questo significa forse che un metro quadrato di terra in eden costa zero euro ? Magari proprio quello attorno all'albero della "lunga vita" ?

Questa condizione non e' valutabile dal punto di vista economico/econometrico in quanto qualsiasi variazione della domanda non fa variare i prezzi perche' ogni esigenza viene soddisfatta per definizione (dio) .

Il concetto vale anche per la scienza delle finanze: se non vi e' reddito non si possono mettere tasse a meno che non si voglia tassare dio, cosa alquanto difficile: tutti vorrebbero andare a vivere nel "Giardino di Eden" ancorche' non si abbia nessun reddito formale in quanto non si lavora .

da cui si ricava la legge:

quanto piu' una area economica assomiglia al giardino di eden tanto piu' non ha senso usare la scienza economica, econometrica, delle finanze .

Dall'altro lato del giardino di eden ci sta lo spazio interstellare: l'uomo per vivervi deve portarsi dietro tutto , cosa che oggi rende tale ipotesi non fattibile stante le attuali conoscenze tecniche in quanto l'energia necessaria per il risultato e' maggiore di qualunque energia noi si conosca .

La terra non e' tutta uguale e vi sono aree (es.: Caraibi) dove la somiglianza con il giardino di eden e' palpabile: Cuba e la isola di Ispaniola (Repubblica Dominicana ed Haiti) sono un esempio conosciuto .

Io stesso ho sperimentato di vivere in Repubblica Dominicana con circa 1,5 euro al giorno , a condizione di non usare aria condizionata (non la uso: c'e' il vento del mare) mangiando gli alimenti tradizionali del luogo.

L'errore che fanno i paesi in via di sviluppo e' quella di non valutare le unicita' naturali di cui dispongono perche' la scienza economica non ha reso misurabile tale aspetto , pertanto i prezzi sono bassi e chi ha fini speculativi puo' comprare terreni che comprendono interi fiumi pagandoli prezzi disonorevoli, in qualche caso corrompendo interi governi. Avevo messo i link a due articoli di corruzione a livello di governo in Repubblica dominicana ma gli articoli sono scomparsi .


In Italia

Ora veniamo all'Italia: nel nostro paese abbiamo una meta' del paese che puo' vantare caratteristiche di vicinanza al giardino di eden ed , ovviamente, e' la parte piu' povera , a questo si aggiunge un patrimonio immobiliare vastissimo che proviene dal passato e come il caldo del sole influenza i comportamenti pratici della popolazione. A questo punto si innestano ragionamenti e passaggi che non esplicito in quanto dovrei scrivere piu' a lungo di quanto sia necessario:

  • la propensione marginale al consumo varia in funzione della disponibilita' di elementi naturali
  • idem quella al risparmio
  • la percentuale di imposizione fiscale che attiva il comportamento difensivo (curva di Laffer) e' anch'essa funzione delle caratteristiche della natura del luogo, cioe' il livello del rifiuto alla imposizione si realizza prima laddove il livello di dipendenza dallo stato e' minore .
  • la necessita' di lavorare per mantenere se' e la famiglia e' funzione inversa della "potenzialita' di eden" dell'area economica in analisi; traduco: se magno gratis chi me lo fa fare di lavorare ?

Si pensi al costo di riscaldamento: mezza Italia lo ha molto ridotto o non lo ha del tutto. Orbene, il risparmio che ho non dovendo lavorare per comprare gas o gasolio o gpl e' PIL o non e' PIL ?


Cosa ci dice la teoria macroeconomica

Riferimenti Capitolo 6 : THE DEFINITION OF INCOME, SAVING AND INVESTMENT pagina 47 della mia copia pdf della Teoria Generale di Keynes


Whilst, therefore, the amount of saving is an outcome of the collective behaviour of individual consumers and the amount of investment of the collective behaviour of individual entrepreneurs, these two amounts are necessarily equal, since each of them is equal to the excess of income over consumption. Moreover, this conclusion in no way depends on any subtleties or peculiarities in the definition of income given above. Provided it is agreed that income is equal to the value of current output, that current investment is equal to the value of that part of current output which is not consumed, and that saving is equal to the excess of income over consumption—all of which is conformable both to common sense and to the traditional usage of the great majority of economists—the equality of saving and investment necessarily follows. In short, Income = value of output = consumption + investment. Saving = income - consumption. Therefore saving = investment. Thus any set of definitions which satisfy the above conditions leads to the same conclusion. It is only by denying the validity of one or other of them that the conclusion can be avoided.

La stessa cosa in termini formali matematici presa da una dispensa del prof Bagnai


trascrivo dal testo :

"Per ipotizzare le relazioni (2.1.1)-(2.1.2) il Keynes si basò essenzialmente su considerazioni teoriche ed il funzionamento reale del sistema economico fu da lui esaminato, a questo proposito, soltanto in maniera descrittiva. Sempre nell’ambito dell’analisi economica è possibile supporre che la funzione del consumo offra una descrizione migliore della realtà economica se y viene sostituito dal reddito disponibile : Yd=Y-n "

Orbene tale affermazione (di Keynes ) e' incompleta in quanto presuppone , (come tutti, compreso Marx e tutti gli altri prima ) , che ogni offerta derivi da un lavoro e da un capitale che producono un corrispondente reddito . Non e' sempre cosi' o meglio non e' "completamente" cosi' .

Il reddito disponibile non e' uguale a Y-n : cioe' al reddito meno le tasse in modo esatto , preciso e matematico .

Il che comporta una approssimazione della uguaglianza che la rende "incompleta" cioe' inesatta come invece la matematica farebbe supporre .

A livello qualitativo tutti concordano che "il PIL non e' tutto" ma tutti fanno i conti col "reddito meno le tasse " come misura del PIL .

Keynes non esplicita formalmente la parte matematica per cui si puo' dire che Keynes aveva ragione mentre i modelli matematici funzionano meno bene .


El Coquero ed il pescatore

Visto con i miei occhi nel 2017 , reale, pertanto non teoria o esperimento mentale ma vita possibile. Si alzava alle 8 circa ed andava nella foresta a raccogliere delle noci di cocco "da acqua" , cioe' quelle da bere , circa 30 per riempire il carretto a mano , realizzato assemblando pallets di scarto e ruote di bicicletta trovate nei rifiuti . Alle 10 passava nelle spiagge vendendo ai turisti un cocco da bere per 35 pesos domenicani , 3 per 100 pesos. All'ora di pranzo terminava le scorte con un incasso di circa 1000 pesos (al cambio circa 18 euro ) . Poiche' nel paese l'estate c'e' tutto l'anno l'attivita' turistica non e' "stagionale" . Si puo' supporre pertanto che 18 euro al giorno siano l'equivalente di un salario 18x6x4 = 360 euro/mese per un impiego di mezza giornata . Un'altra persona pescava a riva con un rezzaglio ) , appena preso abbastanza per se' e per un paio di tavole di turisti se ne andava a pranzo. Tralascio l'ovvio: il mango che viene da solo , il platano che si compra per la strada , banane e frutta di ogni tipo , chiunque abbia vissuto non da turista nei Caraibi sa che la natura e' oltremodo generosa .

Burocrazia e Castrociavismo

Quanto segue e' pura invenzione e fantasia letteraria utile solo a spiegare perche' non si puo' tassare Dio .

Adesso avanziamo l'ipotesi che vada al governo un partito marxista-like e che ritenga lo sfruttamento delle noci di cocco , del pesce , e di tutto cio' che una famiglia possa fare usando la propria attivita' "naturale" (il che significa senza capitale) un qualcosa che vada regolamentato e potenzialmente represso in quanto lavoro non organizzato per una funzione "sociale" .

Viene istituita la "PoliCocco" , l'opportuna polizia in motoretta (50cc Honda importati per l'occasione dal cognato del ministro del commercio estero) che pattugliando le strade fermano i "coqueros" contando le noci prelevate , se hanno il patentino per la raccolta, se hanno pagato la "Tarjeta del Coquero" di 200 pesos al mese da apporsi con marca da bollo e registrando il numero delle noci prelevate impongono una imposta di 10 pesos per ogni cocco, che incassano al momento rilasciando una opportuna ricevuta .

Ovviamente per entrare alla Policocco (che garantisce uno stipendio di 40000 pesos al mese ) bisogna superare un esame tecnico-pratico del costo di 3000 pesos organizzato in apposite scuole dal cognato del ministro dell'istruzione .

Le divise (scelte personalmente dal presidente) sono fatte fare ad una azienda del gruppo Zara che ha buone relazioni con il figlio del primo ministro . Le comunicazioni sono assicurate da 2000 telefoni satellitari con abbonamento contrattato personalmente dal ministo per le infrastrutture .

I funzionari della DGII (Direccion General Impuesto Interno) incaricati di reperire le coperture per il progetto hanno utilizzato , su suggerimento dei ministri interessati, dei parametri generosi nella ipotesi di raccolta e deciso di proporre il finanziamento della iniziativa a debito emettendo Bonos al 5,5% decennali , tempo calcolato per il rientro della operazione , essendo , da li' in poi, autofinanziata con le nuove entrate generate dall'imposta e dalla tassa attuate.


Dopo pochi mesi circa 2000 agenti della Policocco con motoretta e cellulare satellitare prendono servizio .

All'inizio tutto fluisce normale , poi , dopo circa 2-3 mesi improvvisamente l'imposta sulle noci di cocco precipita alla meta' , il governo accusa la corruzione e l'evasione fiscale.

Ma il lettore intuisce che la ragione e' un'altra ed e' questa: non si puo' tassare Dio , e quando ci provi finisce male .