La liberta' di Booking

Da cup.

"Ogni regolamento e' una tassa occulta" (Trump discorso a Davos )

Pertanto vale la pena di:

  • Semplificare la vita a chi affitta ai turisti proprieta' immobiliari PROPRIE o di famiglia .

Si noti l'accento sul "proprie" o "di famiglia" , pertanto non si tratta di attivita' a partita iva o societa' di capitali.


La razio e' che questi sono cittadini italiani mentre i proprietari degli hotel di solito catene estere .

Per farlo basta:

  • automatizzare l'invio dei documenti alla questura via WhatsApp dove un software li interpreta e li registra
  • sostituire l'imposta di soggiorno con la "tessera del turista" che si compra in aeroporto o nelle tabaccherie .
  • Consentire la deduzione dal reddito dell'iva pagata sulle bollette di elettricita' e gas

Il resto lo si controlla a livello centralizzato monitorando i conti correnti con software adeguati , dal 2013 il MEF riceve tutti i flussi delle transazioni bancarie: la presunzione di evasione fiscale non e' piu' accettabile .


Commento sul blog del Prof Bagnai del 19 maggio 2018 :

A seguito dell'articolo sul corsera del 19 maggio pagina 5 intitolato "Turismo , La lettera" dove Luca Bergamo (assessore crescita culturale Roma) e Filippo Del Corno (assessore cultura Milano) sul punto 28 del "Contratto per il governo del cambiamento" che , a pag.51 punto 28, recita: "In considerazione del rifinanziamento delle risorse a favore degli enti locali prevediamo di abolire la tassa di soggiorno." auspicano che non venga abrogata con evidente risalto editoriale, le chiedo di passare il presente commento sperando nella attenzione di coloro che valuteranno la cosa . In diritto: -la tassa di soggiorno , nella attuale fattispecie posta in carico al "turista" , quando colpisca un cittadino italiano, la ritengo di dubbia costituzionalita' ex. art.53 Cost.: ovviamente opinabile ma legare una permanenza di max tot giorni con importi diversi da citta' a citta' alla capacita' contributiva (progressiva) mi sembra irrealizzabile. in fatto: -quanto difeso dai due assessori si riassume in mere esigenze di gettito per iniziative locali sulle cui metodiche di spesa e' legittimo essere in disaccordo in quanto totalmente soggettive: sponsorizzare un evento "culturale" quando ci sono le buche in strada o mancano i parcheggi e' privo di senso . Il popolo italiano ha gia' fatto un referendum che ha abrogato il ministero del turismo (allora non vi erano le competenze regionali) ma se venisse ripetuto oggi "mutatis mutandis" ritengo l'esito uguale .

Di fatto si costrigongono privati ad essere esattori senza compenso , gravandoli di incombenze con rischio di pesanti sanzioni . Molti stranieri alla richiesta della "Tourist tax" pensano di essere imbrogliati dal solito "italiano" : provare per credere .

Mi permetto di proporre un superamento del problema realizzabile a parita' di gettito che potrebbe fare contenti tutti: l'introduzione della "Tessera del turista": -ogni straniero che entra in italia la deve comprare (20 euro) al varco di polizia in aeroporto , porto o varco di frontiera . -la deve tenere con se durante la permanenza in Italia -la restituisce in uscita (gli vengono restituiti 10 euro) Ovviamente possiamo renderla virtuale su una "app" , collegare ad essa servizi per il turista , calcolandone la parita' di gettito con l'attutale , ecc ecc Per "beccare" il turista basta avere l'avviso dell'aggancio del cellulare alla rete italiana . Si darebbe lavoro a molti giovani per assistere i turisti nell'acquisto della tessera negli aeroporti , porti , varchi autostradali . E si cesserebbe di rompere le scatole ai cittadini italiani che cercano di arrotondare magre entrate affittando la seconda (e talvolta anche una porzione della prima) casa ai turisti per pagare l'IMU e la TARI . Poiche' non e' mia invenzione si veda come funziona in Repubblica Dominicana