Tributi sull'uso del denaro

Da cup.

Il denaro lo usa chi ce l'ha .

Non vedo perche' non tassare l'uso del denaro (possiamo considerare la massa monetaria come un bene pubblico in quanto garantito dallo stato attraverso la banca centrale ) .

Tale idea non e' nuova ma la tecnologia e la de-materializzazione dei metodi di pagamento di oggi rendono facile applicare questo tributo .

Dal conto corrente di colui che invia un bonifico o accetta un pagamento e' effettuata una ritenuta come imposta di bollo in funzione dell'importo utilizzato .

Altra distinzione e':

  • la banca destinataria se italiana o estera o via SWIFT o altri circuiti internazionali
  • la causale pagamento: fattura o liberalita' o donazione o affitto (in sostituzione anche delle relative imposte la' dove possibile o semplificante ) , ecc , ecc

Lo schema e' definibile come vi pare .

Il gettito andrebbe usato per abbassare i tributi a chi il denaro non ce l'ha .

Avendo una moneta nazionale anche i grandi sistemi di pagamento internazionali pagherebbero l'imposta sui trasferimenti dai loro conti e qui si potrebbe giocare un po' sporco per far detenere i fondi sui conti bancari italiani in modo da ottimizzare il costo dell'imposta per Pypal ed altri, che la faranno pagare al cliente ma cercando di ottimizzare i trasferimenti.

Si potrebbe disincentivare l'uso del contante mettendo una imposta sui prelievi , anche bancomat , l'informatica ci consente di esentare gli aziani ed i pensionati e non vi sono ragioni per non avere pazienza .